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I numeri delle professioni: psicologia

Quanti psicologi e psicologhe ci sono in Italia e dove lavorano

Quanti sono e dove lavorano psicologi e psicologhe

Secondo i dati più recenti pubblicati dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, oggi in Italia vi sono oltre 117 mila psicologi e psicologhe iscritti all’albo nazionale, un trend in continua crescita da 25 anni. Solo dieci anni prima, nel 2010, erano 78 mila, e dieci anni prima ancora, nel 2000, se ne contavano solo 35 mila. 

Solo una parte esercita in realtà la professione di psicologo, come siamo abituati a pensarla, ossia segue dei pazienti in uno studio privato. Ci sono infatti gli psicologi e psicologhe che lavorano in ambito  clinico, appunto, ma anche del lavoro, chi si occupa di formazione, e le persone esperte in psicologia criminologica.

Nel caso della psicologia clinica, può essere esercitata in un proprio studio oppure in strutture dove vengono erogati servizi sanitari: consultori medici, ospedali, cooperative sociali, istituti di cura, ma anche residenze sanitarie, scuole e realtà educative. Nel caso della psicologia del lavoro, la provessione invece viene esercitata nelle aziende nell’ambito delle risorse umane, sia nelle attività di assunzione siain quelle organizzative, con l’obiettivo di garantire il benessere delle persone sul luogo di lavoro.

I percorsi di studio e le prospettive di lavoro

Dopo una laurea in psicologia, sono molte le specializzazioni che si possono perseguire, sia con master di primo e secondo livello, che tramite scuole di specializzazione.

Secondo i dati Almalaurea, l’85% delle persone con una laurea magistale in psicologia prosegue con una scuola di specializzazione, oppure con un master. A 5 anni dal conseguimento della laurea magistrale, che permette di accedere all’esame di stato per l’esercizio della professione, il 37% ha frequentato una scuola di specializzazione, il 62% ha svolto un tirocinio o praticantato (necessario per accedere all’esame di stato), il 34% un master, il 4% si è iscritto a un dottorato di ricerca. Inoltre, 8 su dieci di loro, sempre a 5 anni dal conseguimento del titolo, lavorano, il 4% di loro non lavora e non cerca lavoro. La metà prosegue il lavoro che già faceva prima della laurea e quasi il 40% di essi svolge una professione che non richiede la laurea in psicologia. Il 16% lavora nel pubblico, il 67% nel privato e il 16% nel no profit, e, soprattutto, una persona su tre è occupata part-time e il 28% lavora in smart working. Il 30% ha un lavoro a tempo indeterminato, il 42% lavora in maniera autonoma, per esempio con partita iva, il 18% in forme di collaborazione classificate come “non standard”.

Per quanto riguarda il reddito, i dati ENPAP (Ente di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi) parla di 17 426 euro netti annui (22 131 euro lordi)  con un incremento sul 2019 (pre pandemia) del 28%. 

Molti psicologi e psicologhe oggi proseguono la propria formazione con una specializzazione in Psicoterapia, che si ottiene frequentando una scuola di specializzazione della durata di almeno quattro anni, abilitante all’esercizio della professione. Non esiste un albo specifico per la psicoterapia: si rimane iscritti all’Ordine degli Psicologi, e se si ottiene la specializzazione si avrà anche la qualifica di psicoterapeuta accanto al proprio nome. Non è dunque possibile avere dei dati filtrati sul numero di psicologi e psicologhe psicoterapeuti iscritti, né di quelli effettivamente attivi. Si tratta di una professione che può essere praticata in ambiti molto diversi, e non è detto chi è iscritto all’albo eserciti nel campo della psicologia.

Le scuole di specializzazione in psicoterapia sono oggi moltissime, quasi 350 sparse in tutto il Paese. Il panorama è molto variegato, sia in termini di “correnti” che di struttura dell’offerta formativa. L’elenco completo delle scuole di specializzazione per indirizzo abilitate dal MIUR regione per regione (tranne in Valle d’Aosta) è reperibile nel sito web del MIUR, dove è disponibile una mappa interattiva navigabile.  

Esistono Scuole di specializzazione pubbliche e private, ciascuna delle quali focalizzata su uno o più modelli di riferimento specifici (psicoanalisi freudiana, psicologia cognitiva-comportamentale, psicologia sistemico-relazionale, psicologia della salute, neuropsicologia ecc.). L'accesso può avvenire successivamente al conseguimento di una laurea magistrale/specialistica in Psicologia o in Medicina e Chirurgia e all'iscrizione al rispettivo albo professionale.

Le scuole di specializzazione universitarie riservate alla formazione post laurea degli psicologi sono in psicodiagnostica, psicologia della salute, psicologia clinica, psicologia del ciclo di vita e neuropsicologia. Esiste poi il Coordinamento Nazionale delle scuole private di psicoterapia (CNSP).

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