Interviste e percorsi

Interviste e percorsi

Dai tuoi interessi al mondo del lavoro

I numeri delle professioni: lavorare in un museo

Quanti sono i musei in Italia e quante persone ci lavorano

L’ultimo dato sul numero di persone addette al settore museale è del 2021, quando si contavano circa 48 mila operatori e operatrici fra dipendenti, consulenti, addetti esterni e volontari, per un totale di 5350 strutture censite in tutta Italia, sia pubbliche (statali o di proprietà di un ente locale), sia private. In quest’ultimo gruppo sono inclusi anche i beni ecclesiastici, che in Italia rappresentano un numero corposo. Di queste 5350 realtà, il report ha evidenziato che nel 2012 ne risultavano attive 4292, comprendenti: veri e propri musei e raccolte d’arte, parchi archeologici, monumenti e complessi monumentali. Le circa mille strutture censite non attive nel 2021 dichiaravano di aver temporaneamente sospesa l’apertura al pubblico oppure di aver definitivamente cessato la loro attività, anche in conseguenza della pandemia.

I dati sono riportati da Istat nell’ultimo rapporto Musei e istituzioni similari in Italia, in collaborazione con il Ministero della Cultura (MiC), le Regioni, le Province autonome e la CEI – Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto.

Che cosa si intende per museo

Più nello specifico, nel report è indicato con “museo/istituto statale” un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, di cui è responsabile il Ministero della Cultura. Deve essere aperta al pubblico e compiere ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente. Ciò significa che le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto. Lo stesso vale per i musei/gli istituti non statali.

Quasi due terzi delle strutture sono istituzioni pubbliche (67,9%): ben duemila istituti (il 69% del sottoinsieme di proprietà pubblica) dipendono da enti locali, mentre 444 sono istituzioni statali (15,3%) e il 4,7% istituzioni regionali. Fra gli istituti privati, un terzo è di proprietà di associazioni, uno su cinque di fondazioni, un altro quinto fa capo a enti ecclesiastici e religiosi, mentre nell’8,4% dei casi i proprietari sono privati cittadini. 

È chiaro che non possiamo accomunare le dinamiche delle strutture con quelle dei piccoli musei o monumenti, né tantomeno le aree fortemente urbanizzate con le periferie. Per quanto riguarda la proporzione fra pubblico e privato, nelle grandi città sono molte di più le strutture statali rispetto a quelle gestite da enti locali, e lo stesso vale per le strutture private, fra cui, ricordiamo,si trovano anche i grandi beni ecclesiastici. In periferia, 6 strutture su 10 sono gestite da  enti locali – prevalentemente comuni e province, e altre 3 su 10 da enti privati.

Di che cosa si occupano le strutture museali italiane

La maggior parte dei musei si occupa di archeologia530 strutture censite prevalentemente in Basilicata, Lazio, Sardegna e Puglia – quasi 450 di antropologia ed etnografia, oltre 400 di arte dal medioevo all’Ottocento, 350 circa di arte contempoanea. Sono 250 i musei religiosi censiti, quasi tutti a titolarità privata, come è facile intuire. Sfiorano i 300 i musei di storia e superano i 250 quelli di scienze naturali. I musei di scienza e tecnologia sono invece solo meno di 100.

Musei - Zanichelli - Cristina Da Rold
Infogram

Quante persone lavorano nei musei

Per quanto riguarda operatori e operatrici, nel complesso il 68,4% degli istituti non conta più di 10 persone addette, il 26,8% da 11 a 20. Il personale delle imprese e degli enti esterni conta quasi 9 mila persone fra servizi di biglietteria, pulizia o sorveglianza.

Grossa parte del lavoro la svolgono i volontari, che siano tirocinanti oppure stagisti, ossia personale non retribuito: oltre 14 mila persone. Un museo su otto - il 12%, per la metà piccoli musei comunali - si avvale solo di volontari. Il 2,3% delle strutture dichiara di non avere alcun dipendente o collaboratore pagato, l’8,5% ne ha soltanto uno, il 20% da 2 a 3, il 17% da 4 a 5, un altro 20% da 6 a 10, il 10% da 10 a 15, e solo il 15% delle strutture – cioè una su sei in Italia – ne ha oltre 15. Su un totale di 4292 realtà censite, significa 650 strutture.

Se consideriamo solo il personale assunto, osserviamo che un terzo dei musei a titolarità pubblica e addirittura il 40% di quelli a titolarità privata non ha alcun dipendente, uno su cinque solamente uno. Nel contempo il 60% di essi non si avvale di alcun collaboratore esterno né di volontari, segno che si tratta di piccolissime realtà. Solo un terzo delle strutture si avvale di volontariato e meno dell’1% si appoggia a oltre 10 operatori pagati non dipendenti.

Copy: Musei - Zanichelli - Cristina Da Rold
Infogram

PER APPROFONDIRE