Interviste e percorsi

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Dai tuoi interessi al mondo del lavoro

Gli impatti della pandemia sul mercato del lavoro

I cambiamenti e le considerazioni emerse in seguito all’impatto della pandemia di COVID-19 sul mondo del lavoro

Dall’attuale crisi causata dalla pandemia da COVID-19 abbiamo scoperto quanto fosse fragile e interconnesso il nostro mondo. Infatti, ogni settore è stato stravolto dalla pandemia e ha dovuto apportare cambiamenti strutturali per riuscire a sopravvivere. Milioni di persone si sono viste costrette a rimodulare in pochi giorni le proprie routine giornaliere e/o cambiare contesto lavorativo.

La necessità di adattarsi repentinamente a nuove situazioni era tuttavia già emersa ben prima di questa crisi. Da anni ricerche di mercato sottolineano come la tecnologia e altre rivoluzioni sociali stiano cambiando il mondo in tutte le principali sfere dell’agire umano: da quella ambientale a quella economica, da quella lavorativa a quella sociale.

Di seguito abbiamo elencato alcune tendenze macroscopiche indotte dalla pandemia sul mercato del lavoro:

  • la nascita di nuovi lavori rallenta, la distruzione dei lavori accelera: la pandemia ha dato un’accelerata alla digitalizzazione, incrementando la produttività di settori e professioni. Se la digitalizzazione ha creato nuovi posti di lavoro digitali, tuttavia ne ha soppressi molti di più, che prima della pandemia erano prettamente analogici
  • aumento delle disuguaglianze: purtroppo la pandemia ha accentuato le disuguaglianze fra le persone lavoratrici. Le figure professionali economicamente più retribuite sono riuscite ad attutire meglio il colpo, che è stato invece devastante per le figure professionali meno retribuite, soprattutto quelle legate a ruoli non attinenti al digitale
  • cambiamento e aumento del skill gap: il lockdown ha portato le aziende (e le pubbliche amministrazioni) ad adottare strumenti digitali con estrema rapidità per continuare le attività; molte persone erano evidentemente impreparate all’utilizzo di tali strumenti
  • sostenibilità: la pandemia ha accresciuto la sensibilità verso l’adozione di comportamenti sostenibili verso l’ambiente
  • il fenomeno della great resignation: la pandemia, soprattutto nelle persone più giovani, ha anche dato impulso ad un fenomeno di fuga da ruoli ed aziende non appaganti (la cosiddetta “great resignation”), verso aziende e professioni più attente alla dimensione personale, valoriale, sociale e culturale del personale; carriera e retribuzione non sono più tutto, ma diventano cruciali il benessere, i valori, la possibilità di gestire le giornate di lavoro con flessibilità e tempo libero.